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Approfondimenti4 Ottobre 20220

Obesità infantile sempre più diffusa, come si previene?

Il problema dell’obesità compare sempre di più nello scenario italiano. Ciò che si consuma a tavola, che occupa spazio nelle dispense o in frigorifero, influisce notevolmente sul corpo di adulti e bambini. Per quanto riguarda quest’ultimi, la cattiva alimentazione ha alzato i tassi: oggi in Italia 2/10 bambini è in sovrappeso e 1/10 è obeso. La distribuzione maggiore di casi simili si concentra nel centro-sud della penisola. La questione più preoccupante,è che l’obesità infantile non si limita a quella fascia d’età: ben il 50% di bambini/ragazzi obesi mantengono questa problematica da adulti.

BMI e calcolo obesità nei bambini

Come per l’obesità negli adulti, è stato definito un indice di massa per approssimare la presenza o meno di sovrappeso o obesità, lo stesso indice può essere utilizzato per i bambini. Il BMI (o IMC indice di massa corporea) si ottiene dal rapporto tra l’altezza al quadrato espressa in metri e il peso espresso in chilogrammi. Molte correnti di pensiero attribuiscono non troppa affidabilità al BMI, in quanto non è attendibile su persone con altezze particolari (troppo basse o troppo alte) o con una distribuzione anomala di massa grassa e massa magra. Nel panorama scientifico, però, questo metodo viene riconosciuto dall’International Obesity Task Force (istituita nel 1999) come ufficiale: il BMI risulta essere il più attendibile per riconoscere a grandi linee una condizione di obesità, anche per bambini e adolescenti. Per quest’ultimi, nello specifico, il WHO (World Health Organization) si affida al calcolo del BMI effettuato nel 2000 da Cole, stabilendo dei margini di riferimento su un campione mondiale di bambini:

  • Bambino/a in sovrappeso: BMI  85°-95° percentile
  • Bambino/a obeso: BMI <95° percentile
  • Bambino/a fortemente obeso: BMI <120° percentile
Malattie derivanti dall’obesità infantile

L‘obesità infantile è una problematica particolare che non solo inficia la condizione di vita e la quotidianità dei bambini che ne sono affetti, ma rischia di ripercuotersi sulle loro future vite da adulti. La maggior parte dei bambini con questa problematica, purtroppo, sono più propensi a sviluppare ulteriori gravi patologie non di poca importanza. Vediamo qualche dato più specifico, emerso dal Consensus nazionale su diagnosi, trattamento e prevenzione dell’Obesità del bambino e dell’adolescente:

  • +10% di bambini obesi soffre di pressione alta
  • +30% dei bambini obesi porta i trigliceridi alti e il colesterolo basso, il che li predispone a sviluppare patologie quali l’arteriosclerosi o la sindrome metabolica
  • 1/20 bambini obesi rischia di contrarre il diabete: questi bimbi si trovano in una condizione di prediabete, avendo la glicemia molto alta.
  • la cattiva alimentazione comporta sul 30% dei bambini obesi un accumulo di grasso nel fegato, presagio di problemi epatici futuri, che possono sempre andare a peggiorare.
Contesto attuale e prevenzione

Oggi il sovrappeso in bambini e adolescenti sta diventando sempre più dirompente. Ricerche recenti hanno evidenziato solo in Italia il 21% di casi di sovrappeso e il 10% di casi di obesità nei bambini tra i 6 e i 10 anni. Come visto nel precedente paragrafo, il sovrappeso nei bambini comporta molte malattia che possono compromettere il benessere della loro vita futura. Inoltre, questa situazione determina condizioni psico-sociali problematiche per questi soggetti. Per questo, la comunità scientifica del Sistema Nazionale italiano deve monitorare la situazione e proporre soluzioni preventive, così da diminuire i costi che altrimenti si dovranno sostenere per la cura e l’assistenza dei futuri adulti che svilupperanno malattie gravi legate all’obesità.

Il Ministero Italiano della Salute ha identificato delle linee guida per educatori e genitori che possano servire da aiuto nel monitorare e salvaguardare la salute fisica dei bambini, soffermandosi principalmente su cibo e attività motorie:

  • Distribuire i pasti in 5 portate giornaliere (colazione-merenda-pranzo-merenda-cena)
  • Favorire il consumo di cibo in casa con cucina casalinga
  • Alternare regolarmente carne, pesce e uova
  • Evitare eccessivi zuccheri
  • Evitare cibi pronti, confezionati, merendine e fast food
  • Far mangiare ai bambini gli stessi piatti consumati da noi adulti, solo in quantità ridotte e rapportate al loro corpo
  • Spronare ad attività di gioco all’aperto
  • Evitare troppe ore sedentarie davanti agli schermi 
  • Iscrivere il bambino a un’attività sportiva di suo gradimento

La prevenzione dell’obesità infantile è qualcosa di strettamente legato all’accudimento e da esso dipende la sua fattibilità.

 

 

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