Via M. d'Azeglio 5/A int. 16, San Giovanni La Punta (CT)
+39 095 717 7493
Approfondimenti15 Novembre 20220

La nuova ipertensione che colpisce adolescenti e bambini, perché?

Comunemente si crede che l’ipertensione colpisca principalmente gli adulti vicini alla terza età. Negli ultimi anni, però, è stato riscontrato un aumento di casi di ipertensione in adolescenti o addirittura bambini. Per ipertensione si intende la cosiddetta pressione alta: un aumento della pressione arteriosa, superiore ai valori di norma, che sia costante e non sporadico o casuale. Per valori norma si tiene in considerazione una pressione massima non oltre i 140 mm/Hg e una pressione minima non oltre i 90 mm/Hg. Recentemente, i valori di molti giovanissimi superano queste soglie in maniera costante nel tempo fino a sviluppare una  vera ipertensione, a cosa può essere dovuto?

Cause dell’ipertensione giovanile

Diversi studi, tra cui uno condotto da ricercatori italiani guidati Giovanni de Simone, dell’Università Federico II di Napoli, pubblicato sull’European Heart Journal, hanno lasciato emergere dati che associno la prevalenza di problemi arteriosi nei giovani in sovrappeso o obesi. Nella norma, i bambini con ipertensione arteriosa sono il 3,5%, ma sommando quelli con soglie di pressione spesso alte, si arriva a un 7%. Nel caso dei bambini/adolescenti obesi la situazione è molto più critica: infatti, ben il 24% soffre di ipertensione. Sembra che secondo lo studio di de Simone, 9 bambini obesi su 10 soffrano di pressione arteriosa, dovuta alla dieta scorretta satura di grassi e zuccheri.

Consigli e prevenzione ipertensione

Gli studiosi dell’Università di Napoli e altri componenti del Gruppo di Studio Ipertensione Arteriosa della Società Italiana di Pediatria SIP forniscono una serie di consigli e raccomandazioni per prevenire l’ipertensione negli adulti di domani:

  • Mangiare cibi sani e fibrosi come verdure e frutta fresca ed evitare il consumo di bevande zuccherate e gassate e cibi saturi di sale e grassi.
  • Dedicare almeno un’ora al giorno ad attività fisica intensa o moderata: tra cui possono rientrare la corsa, la bicicletta o altri sport. Lo sport è sempre raccomandato, unica eccezione i soggetti con ipertensione arteriosa delicata che magari svolgono attività a livelli agonistici.
  • Evitare di trascorrere più di due ore al giorno davanti gli schermi o svolgendo altre attività sedentarie.
  • Non sottovalutare una familiarità dei genitori con l’ipertensione e misurare i valori già in età pediatrica.
  • Dai 3 anni in poi, tutti i bambini dovrebbero misurare la pressione per routine almeno una volta l’anno.
  • È bene far svolgere la misurazione sui bambini presso il pediatra o un altro luogo con macchinari precisi. Non tutti, gli apparecchi, soprattutto i più amatoriali, riescono a misurare correttamente i valori nei soggetti così piccoli.
  • Qualora l’ipertensione si presentasse con persistenza oltre i 12 mesi, è fortemente raccomandato un esame più accurato come l’Holter pressorio: un monitoraggio pressorio della durata di 24h non in ambiente clinico.
  • Per i soggetti a rischio, come i bambini in sovrappeso, il controllo della pressione arteriosa è raccomandato durante ogni visita di routine dal pediatra di riferimento.
  • All’ipertensione giovanile segue spesso l’ipercolesterolemia, per questo sui soggetti con ipertensione è consigliato il monitoraggio assiduo anche dei livelli di colesterolo.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *