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Approfondimenti10 Ottobre 20220

Sintomi del piede piatto: quali sono per bambini e adulti?

Il piede piatto è una condizione molto diffusa, i cui sintomi che colpiscono il 20-30% della popolazione. Per piede piatto si intende uno sviluppo poco corretto dell’arco plantare che assume una posizione piatta, poggiando completamente a terra, quando si sta dritti in piedi. Infatti, in un piede normale la pianta non dovrebbe poggiare completamente al suolo, ma lasciare un piccolo arco tra essa e il pavimento. Individuare se il paziente presenta i sintomi del piede piatto è semplice: basta osservare il suo istmo. Per istmo si intende la parte che unisce l’avampiede con il tallone. Se questo è grande la metà o massimo 1/3 della larghezza massima dell’avampiede allora è nella norma, se lo supera si tratta dei primi sintomi del piede piatto.

Ogni piede di un soggetto adulto, infatti, presenta un rialzamento al centro della parte inferiore, chiamato arco plantare. Nello specifico possiamo dividere la pianta del piede in tre zone:

  • arco traverso
  • arco laterale
  • arco medio

Questi tre archi hanno il compito di:

  • facilitare la distribuzione del peso di tutto il corpo
  • rendere semplice azioni fisiche quotidiane: quali camminare, correre, saltare
  • ammortizzare eventuali colpi
Sintomi del piede piatto

Nella maggior parte dei casi il piede piatto non comporta sintomi o problematiche ed è in questi casi che non è necessario intervenire in ogni modo. Alcune persone possono, però, presentare questi sintomi del piede piatto:

  • difficoltà a restare in equilibrio
  • dolore al piede, nello specifico maggiormente al tallone
  • dolore alla caviglia e sensazione di gonfiore
  • dolore nei movimenti di anche e bacino
  • problemi nel mettere le scarpe
  • dolore alla schiena
  • dolore alle ginocchia

Il dolore alle altre parti indicate, quelle lontane dal piede, è dovuto allo scompenso causato dalla cattiva posizione del piede, il quale ha ripercussioni su tutto il resto del corpo.

Bambini e piede piatto

I sintomi del piede piatto sono considerati nella norma per i bambini che hanno fino ai 6-8 anni circa. Infatti, tutti nasciamo con il piede piatto, la condizione diventa anomala quando non si risolve con la crescita entro i 10-12 anni, sviluppando un arco plantare adeguatamente curvo. Il piede piatto potrebbe diventare problematico nei bambini, se questi in qualche modo ne risentano dolori o fastidi allora è necessario intervenire subito contattando un medico per indagarne la causa. Tra l’altro i bambini/adolescenti che soffrono i sintomi del piede piatto rientrano tra i soggetti più a rischio per la possibilità di sviluppare l’alluce valgo o artrosi in età adulta.

Cause del piede piatto

Le due principali cause del piede piatto possono essere di natura ereditaria o conseguente a un forte trauma, in quest’ultimo caso si verifica un collasso dell’arco plantare dovuto alla botta. I sintomi del piede piatto, però, possono svilupparsi anche a causa di:

  • Obesità
  • Sovrappeso
  • Pressione alta
  • Diabete
  • Avanzare dell’età
  • Gravidanza (piede piatto temporaneo)
  • Malattie neurologiche
  • Malformazione prenatale ancora in fase fetale
  • Posture scorrette
  • Sindrome da ipermobilità articolare
  • Sindrome di Ehlers-Danlos
  • Eccessivo allenamento di atletica leggera o corsa
Cure e terapie per i sintomi del piede piatto

Il piede piatto, soprattutto nei casi di latenza di sintomi,  è una patologia con cui si può convivere senza ricorrere a particolari cure. In alcuni casi, il percorso da seguire verrà indicato da uno specialista a seconda della gravità, delle condizioni, dell’età del paziente ecc.

In generale, per sintomi del piede piatto più lievi basta indossare il tipo di scarpa adatto, evitando tacchi o sandali e stare lontani da particolari sport come la danza, dove l’impatto del piede contro il pavimento è molto frequente.

Nei casi un po’ più considerevoli si può optare per l’uso di un plantare specialistico, anche se la sua efficacia non è sempre a scopo curativo. Superati i 12 anni di età, infatti, il plantare non può più agire sulla conformazione articolare, ma ha solo scopo conservativo: serve cioè ad alleviare i sintomi. Per l’uso del plantare è sempre consigliato il consulto di un medico specialistico ed evitare  soluzioni fai da te.

Per quanto riguarda l’intervento chirurgico, non è una cura frequente per il trattamento di questa patologia. Questa opzione viene valutata solo nei casi più gravi in cui nessun’altra cura ha riscontro e i sintomi del piede piatto sono così forti da non poterci convivere. Di solito, l’intervento è la strada scelta per i casi in cui si debba intervenire su problematiche profonde correlate al piattismo: come potrebbero essere problemi ossei, rotture dei tendini ecc.

 

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