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Approfondimenti1 Giugno 20220

Come medicare al meglio una ferita da intervento chirurgico

A seguito di un intervento chirurgico di qualunque portata si potrebbe dire che il peggio è passato, ma la ferita che ne resta è sicuramente un elemento di grande importanza, da curare adeguatamente per garantire la ripresa totale del paziente. Occorre, dunque, saper distinguere i diversi tipi di ferita da intervento e trattarli con le dovute cure.

Tipi di ferita

Si possono distinguere quattro diverse tipologie di ferite, secondo la classifica redatta dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention):

  1. Ferite infette/sporche: ferite dovute a interventi effettuati su zone interessate da infezioni purulente, su zone colpite da traumi precedenti e vecchi o su viscere perforate. In questi casi i microorganismi infettanti nel post-operatorio si trovano già sulla zona interessata prima ancora dell’operazione.
  2. Ferite contaminate: si tratta di situazioni da intervento su traumi freschi, recenti o in interventi che interessano zone in cui l’infiammazione non è purulenta.
  3. Ferite pulite/contaminate: riguardano quelle ferite da intervento in zone controllate, in cui una contaminazione della ferita resta comunque contenuta (es. interventi su tratto respiratorio, gastrointestinale o genitourinario)
  4. Ferite pulite: dovute a interventi chirurgici puliti, su zone non infette e non contaminabili.
Fasi di guarigione della ferita

Il processo di guarigione di una ferita chirurgica attraversa tre fasi nel seguente ordine:

  1. Fase difensiva/infiammatoria (3-4 giorni): è il momento in cui la ferita inizia a sanguinare e si infiamma. Si tratta della reazione dell’organismo subito dopo l’intervento. La ferita sarà calda, rossa, con essudato in eccesso.
  2. Fase di ricostruzione (2-3 settimane): a seguito dei 4 giorni inizia la ricostruzione della ferita attraverso il deposito di fibre di collagene. Successivamente, sulle parti lese si creano dei ponti che uniscono le parti della ferita contraendosi man mano fino a chiuderla (fase di contrazione)
  3. Fase maturativa (mesi/anni): questa fase finale inizia dopo il 21esimo giorno circa ed è una fase particolarmente lunga che può durare svariati mesi o anni. Si tratta dell’assestamento della ferita e del suo continuo rimodellamento fino alla guarigione totale.
Come medicare una ferita da intervento chirurgico

Il primo rischio per una ferita chirurgica è il pericolo di contaminazione con agenti esterni, per questo è assolutamente necessario che per le prime 48h post-intervento la medicazione applicata in sala non venga toccata, aperta o sostituita.

Rispettato questo periodo, le modalità di medicazione fuori dall’ospedale saranno fornite dal medico a seconda del tipo di suture della ferita o della ferita in sé.

In linea di massima, per le medicazioni, tutti i tipi di ferita sopraelencati, a eccezione di quelle pulite, avranno bisogno di personale specializzato che le esegua in ambiente sterile e nelle giuste modalità.

Il trattamento delle ferite pulite, invece, può essere svolto anche a casa a partire dal settimo giorno in poi, basterà mantenere attente precauzioni e cure quali:

  • Lavare le mani accuratamente per almeno 40 secondi prima di iniziare
  • Staccare i lembi della medicazione con particolare cura, facendo attenzione a non tirare eventuali parti di tessuto nuovo attaccato a essa
  • Lavare ancora le mani per ulteriori 40 secondi
  • Se la ferita appare leggermente sporca pulirla con garze sterili imbevute con soluzione fisiologica. È molto importante in questa fase tenere la garza da due angoli opposti, così da non toccare con le mani le parti da poggiare sulla ferita
  • Procedere con la disinfezione attraverso garze apposite intrise di disinfettante ed effettuando movimenti dall’alto verso il basso e dal centro verso l’esterno. La garza imbevuta deve essere cambiata ogni volta.
  • Lasciare agire il disinfettante per almeno cinque secondi, prima di riporre la medicazione pulita e richiudere la ferita. Anche in questo caso è importante toccare la medicazione solo dai lembi esterni.

Se la ferita dovesse presentare anomalie quali secrezione eccessiva, rossore anormale o gonfiore, è bene contattare subito il medico.

 

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